domenica 26 aprile 2009

Chi decide la nostra vita?


Tra i vari modi in cui si può vivere quel dono meraviglioso che è la vita, c'è anche quello di chi la dà in gestione.

Un po' come si fa con i propri risparmi, quando si pensa di non essere in grado di gestirli senza fare spese avventate o investimenti sbagliati: allora li si affida a una banca, a un consulente, a una finanziaria, confidando in chi dovrebbe avere maggior perizia, o esperienza per amministrarli al meglio.

Si può decidere di consegnarli tutti, o di trattenerne una parte da gestire comunque in proprio, in caso di danni questi saranno limitati, mentre in caso di successo, questo varrà il doppio, per la soddisfazione di essere tutto dovuto alla nostra iniziativa.

Alcuni di noi fanno lo stesso con la loro vita, anche se non tutti consapevolmente.

Raggiunta la maggiore età, perchè prima non fa testo, lasciano che la propria vita sia gestita e decisa da altre persone: genitori, parenti, coniugi, datori di lavoro, figli, per alcuni anche amici, amanti, e spesso non si trattengono nemmeno una piccola parte per sè. Non una decisione, non un po' di tempo, anche quando ritengono di decidere in realtà è tale l'influenza di chi sta loro intorno che molto probabilmente, se fossero soli, sceglierebbero diversamente.

Il vantaggio è che se si è insicuri, si sta più tranquilli riguardo alla possibilità di "sbagliare". Lo metto tra virgolette, perchè in realtà penso che a volte poter sbagliare, nella vita, sia comunque un privilegio e un'opportunità, un segno di libertà.

Ma proprio come gli investitori a volte sbagliano nel gestire il nostro denaro, può succedere che queste persone che abbiamo scelto come "amministratori" del nostro dono prendano decisioni, anche in buona fede, che magari per loro sono giuste, ma che non si rivelano essere le migliori per noi. E del resto, che cosa pretendiamo? Gliel'abbiamo affidato noi, il nostro prezioso tempo, il tesoro più prezioso che abbiamo, e forse avremmo dovuto pensare a trattenere per noi quella famosa percentuale, quella che ci lascia lo spazio per sognare, per evadere, per avere un po' di tempo e un po' di vita che sia tutta nostra e di chi decidiamo noi.

E' così che dopo un po' di anni, visto che proprio come il denaro anche la vita finisce dopo un po' che spendi, quando ci viene naturale fare un po' di bilanci, e guardare indietro quello che è stato, non possiamo gioire completamente delle scelte felici, nè rammaricarci di quelle che si sono rivelate sbagliate; possiamo solo valutare se abbiamo azzeccato l'unica scelta che sia dipesa da noi: quella delle persone a cui dare in gestione la nostra unica e preziosa vita.


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