giovedì 30 aprile 2009
Dedicato....a me
Dove riposano i miei pensieri se non da te,
piccolo porto al riparo del mare, tra la bruma?
La tempesta ha infuriato, ma no,
ancora un'altra luna,
non hai lasciato la cima
Salda, anche se tesa, l'hai tenuta
scorticandoti una volta di più le palme e le dita,
in silenzio hai urlato il dolore,
in fondo, laggiù nel buio cunicolo
la voce echeggiava, destava,
la veglia mi impediva di assopirmi
per entrare nel sonno e dimenticare tutto al risveglio,
e perderlo per sempre.
Non sono parole degne di una regina,
nè versi da giullare di corte,
sono parole di ringraziamento
a chi ancora una volta
ha dimostrato di essere, più che sembrare,
Nulla di più, nulla di meno.
domenica 26 aprile 2009
Chi decide la nostra vita?
Tra i vari modi in cui si può vivere quel dono meraviglioso che è la vita, c'è anche quello di chi la dà in gestione.
Un po' come si fa con i propri risparmi, quando si pensa di non essere in grado di gestirli senza fare spese avventate o investimenti sbagliati: allora li si affida a una banca, a un consulente, a una finanziaria, confidando in chi dovrebbe avere maggior perizia, o esperienza per amministrarli al meglio.
Si può decidere di consegnarli tutti, o di trattenerne una parte da gestire comunque in proprio, in caso di danni questi saranno limitati, mentre in caso di successo, questo varrà il doppio, per la soddisfazione di essere tutto dovuto alla nostra iniziativa.
Alcuni di noi fanno lo stesso con la loro vita, anche se non tutti consapevolmente.
Raggiunta la maggiore età, perchè prima non fa testo, lasciano che la propria vita sia gestita e decisa da altre persone: genitori, parenti, coniugi, datori di lavoro, figli, per alcuni anche amici, amanti, e spesso non si trattengono nemmeno una piccola parte per sè. Non una decisione, non un po' di tempo, anche quando ritengono di decidere in realtà è tale l'influenza di chi sta loro intorno che molto probabilmente, se fossero soli, sceglierebbero diversamente.
Il vantaggio è che se si è insicuri, si sta più tranquilli riguardo alla possibilità di "sbagliare". Lo metto tra virgolette, perchè in realtà penso che a volte poter sbagliare, nella vita, sia comunque un privilegio e un'opportunità, un segno di libertà.
Ma proprio come gli investitori a volte sbagliano nel gestire il nostro denaro, può succedere che queste persone che abbiamo scelto come "amministratori" del nostro dono prendano decisioni, anche in buona fede, che magari per loro sono giuste, ma che non si rivelano essere le migliori per noi. E del resto, che cosa pretendiamo? Gliel'abbiamo affidato noi, il nostro prezioso tempo, il tesoro più prezioso che abbiamo, e forse avremmo dovuto pensare a trattenere per noi quella famosa percentuale, quella che ci lascia lo spazio per sognare, per evadere, per avere un po' di tempo e un po' di vita che sia tutta nostra e di chi decidiamo noi.
E' così che dopo un po' di anni, visto che proprio come il denaro anche la vita finisce dopo un po' che spendi, quando ci viene naturale fare un po' di bilanci, e guardare indietro quello che è stato, non possiamo gioire completamente delle scelte felici, nè rammaricarci di quelle che si sono rivelate sbagliate; possiamo solo valutare se abbiamo azzeccato l'unica scelta che sia dipesa da noi: quella delle persone a cui dare in gestione la nostra unica e preziosa vita.
sabato 25 aprile 2009
Un altro mare
ma con le stesse onde
lo stesso profumo,
le stesse emozioni
Ti troverò mai?
altro sole, altra stella
altro abbraccio caldo
altro bacio morbido
Ti troverò mai?
Altro cuore
diverso ma uguale al mio
altro sguardo
profondo e sincero fino al dolore,
altro vivere tormentato ma vivo,
ardente, che bruci con me
Mi troverai mai?
Ora che l'onda del mio mare
si allontana
che il mio scoglio si confonde nella nebbia
non ho più porto, non ho più sole
non ho più stelle
Mi siedo sola sulla riva,
e aspetto.
giovedì 16 aprile 2009
White Flag
Una candida bandiera sventola
affissa sulla cima della mia anima
dopo tanto resistere, lottare,
afferrare con le unghie, strappare con i denti
ogni possibile piccolo brandello di te
della tua anima
mi sono arresa.
E guardo questo bianco stendardo
seguire ogni capriccio del vento
frenetico ma immobile, la sua asta piantata nel mio cuore
Il suo movimento mi confonde
sovrapponendosi all'alternanza di immagini
che come diapositive di un tempo felice
scorrono nella mia mente senza sosta
Potrà mai un candido drappo morbido
con movimenti lenti ma costanti e decisi
cancellare la lavagna affollata dei miei ricordi,
dei miei pensieri, delle immagini di te
che ho amato più di me stessa,
ma che non ho potuto avere?
martedì 7 aprile 2009
A occhi chiusi...
Non appena il velo delle palpebre mi nasconde la vista di ciò che mi circonda, inevitabili, mi arrivano le immagini di te, il tuo pensiero, la tua scia.
Sono belli oggi, i pensieri, sarà merito del sole e del cielo sereno, sono talmente belli che sento il desiderio di fermarmi, per concentrarmi meglio, e incurante degli sguardi perplessi di qualche raro passante, approfitto di un basso muretto che costeggia un piccolo giardino, mi siedo e appoggio la guancia alla parete calda del muro adiacente...I
miei occhi restano chiusi, e ora mi sembra di sentire un soffio di aria tiepida sul viso, vedo passare immagini di cielo, senza nuvole, e poi ci sei tu, vicinissimo a me tanto da sfuocare l'immagine, cerco lo sguardo che mi fa impazzire, immagino l'imminente contatto delle tue labbra, le tue mani che subito dopo percorreranno la mia pelle apprezzandone ogni centimetro quadrato, valutando i brividi leggeri che ti parlano del mio desiderio...
La sirena di un'autoambulanza che passa nella strada adiacente mi scuote quasi spaventandomi, apro gli occhi e d'un tratto tutto scompare, mi serve un attimo per ricollocarmi nel luogo dove sono realmente, sola e appoggiata al muro in modo vagamente innaturale, tanto che mi alzo di scatto e riprendo a camminare, un po' intontita, con l'aria ebete di chi ha appena fatto un bellissimo sogno, e ne conserva il piacevole ricordo.
Sono sola, sul marciapiede assolato, ma il pensiero di te non è andato via, mi accompagna dolcemente e so che lo farà per il resto della giornata.
Non ci sei, ma ci sei, con me, sempre.
venerdì 3 aprile 2009
Mi guardo senza te
Mi guardo senza te.
Come in uno specchio che non mi riflette
Come nel tondo di un pozzo
che invece della mia immagine
rimanda dal pelo dell'acqua
bagliori indistinti.
Mi guardo senza te,
e non mi vedo.
Il tramonto è meno rosso
le sue ombre lunghe sembrano tristi
come i miei pensieri
che si allungano a cercare
il ricordo dei tuoi.
L'anima smarrita chiede
la sua metà perduta
I miei occhi senza piu luce
cercano il tuo sguardo gemello
indugiando bassi verso terra
per ritrovare almeno la tua ombra
che ricordano amica.
Mi guardo senza te
e dolci parole mi muoiono sulle labbra
senza il conforto di un sorriso
Il corpo fluttua come senza peso
in una dimensione irreale,
nuvole e polvere,
Vento mi prende e mi porta con sè.
Mi guardo senza te
e non mi piace
Fa che non diventi reale
questo scorrere veloce di immagini
Lascia vicino a me
la mia metà che è tua
la tua metà che è mia
almeno nei pensieri
per sempre.
scritta il 15 luglio 2008
mercoledì 1 aprile 2009
Sei la mia Stella
>>> Ehi… >>> Ciao Amore...
>>> Ciao Amore
>>> Ti sono mancato oggi?
>>> non sai quanto...
>>> Allora dimmelo...
>>> mi manchi come il mare alla sabbia e come la pioggia alla terra riarsa, come avere sete e non bere mai abbastanza...
>>> Sto ascoltando una canzone…ascoltala anche tu
>>> Che canzone è?
>>> Si chiama “Mad World”…
>>> Sì, ora la sto ascoltando anch’io…è bellissima…mi fa un effetto strano, è come se mi ipnotizzasse…
“Come sta la mia donna stasera?”
“Bene, e tu?”
“Ma com’è che mi manchi così tanto?”
“Mi manchi anche tu…”
“Ricordati sempre che sei la mia stella”
“Me lo ricorderò…”
>>> Lo sai cosa sei riuscita a fare?
>>> No, cosa?
>>> Mi hai fatto piacere una canzone in francese, una cosa che non avrei mai creduto possibile…
>>> Beh, ma è molto bella…
>>> Ogni cosa francese mi ricorda te…
>>> Chissà forse sarà così per sempre…
>>> Sono triste stasera…
>>> Come mai?
>>> Ho pensato che non potrò mai averti come vorrei…
>>> Mai dire mai…Pensi che potremmo lasciarci?
>>> No, no, no, questo mai…noi siamo legati per sempre…tu sei l’altra metà della mia anima…Lo farei solo se me lo chiedessi tu
>>> Io non te lo chiederò mai, abbi fiducia perché ti amo…
>>> L'importante nella vita è riconoscere le cose speciali che ti capitano e goderne appieno… io la prima parte l'ho fatta, ora aiutiamoci nella seconda….
Si erano parlati due giorni prima, tranquilli, pregustando il prossimo appuntamento, la data era fissata, mancava ormai solo una settimana e si sarebbero riabbracciati, come le altre volte, più delle altre volte… Poi stranamente il silenzio, forse lui non era più riuscito, lei lo aveva aspettato con fiducia, guardando ogni sera quella finestrella muta, quella e tutte le altre in cui avrebbe potuto ritrovarlo, trovare un segno della sua presenza, del suo esserci per lei, non volendo credere che non avesse trovato un minuto per dire ciao, per far apparire un bagliore di quella luce speciale…ma sabato sera doveva esserci, almeno per un saluto.
E lei ci contava.
>>> Ciao
>>> Ciao
>>> Tutto ok?
>>> No, malissimo…
>>> Che cosa è successo???
>>> Ti ho scritto……scusami…vorrei morire…
>>> aspetta…che cos’è? Spiegami, dammi una chiave prima che legga…
>>> Non ce ne sono…
>>> Mi hai lasciato?
>>> Leggi…
>>> Ho paura…
>>> Lo so…mi dispiace…ti amo
“Ho cercato tutti i modi possibili per tenerti dentro la mia vita, ho guardato da tutte le angolazioni, ma non ci sono riuscito, non l’ho trovato…Mi odio per farti soffrire…”
“Era solo questo il modo??”
Dentro di sé lei sente, lei sa che lo avrebbe convinto, ma non aver trovato il coraggio per parlare è stato fatale. Tante cose dovevano ancora fare insieme, alcune se le erano promesse, “un giorno ti porterò al mare” le aveva detto una volta, e lei se la coccolava in cuore quella promessa, certa che una delle solite coincidenze, che portavano a loro le occasioni per incontrarsi e realizzare via via i loro sogni insieme, non si sarebbe fatta attendere…
Lui non le ha più concesso nemmeno la sua voce, non ha più voluto che si sentissero, non ha più lasciato sfuggire una sola parola dolce dal suo animo tormentato, nel timore che anche un solo, piccolo cedimento avrebbe potuto aprirgli davanti un solco, e per un attimo farlo vacillare sull’idea di rituffarsi nella sensazione ovattata di essere amato da qualcuno che era così diverso e così uguale, che dava tutto quello che poteva senza chiedere altro che amore, e questo lui aveva deciso di non darglielo più. E stanca di buttare palline contro un muro che più forte tirava più gliele rimbalzava addosso, esausta per lo sforzo di raggiungerlo oltre quella cortina che si era fatto intorno, lei, come una stella cadente, si è lasciata scivolare nel cielo oscuro della propria anima, tracciando la sua caduta con una scia luminosa il cui bagliore si estinguerà lentamente.
Ora sono altrettanti vuoti, e ognuno rintocca dentro come una campana tetra e inesorabile, a ricordare quello che non c’è più. Questo pensa lei mentre guida oggi per andare al lavoro, non pensa al percorso, ormai automatico dopo tanti anni, e per questo la sua mente è libera anche se non realmente libera, perché va sempre verso lo stesso punto, si schianta sempre sullo stesso muro.
“Ricordati che sei la mia stella”...