giovedì 23 luglio 2009

Lentamente muore




Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non si arrischia a cambiare la marca o il colore dei vestiti,,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo quando
è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicita'.

(P. Neruda - M. Medeiros)

sabato 18 luglio 2009

Piccola barca

E ci risiamo, piccola barca testarda, ancora una volta ti sei trovata tra le onde alte, più alte di te, e ancora una volta non hai voluto rassegnarti.
La corrente ti spinge via, ti sbatacchia come un fuscello, il mare prima in bonaccia ti scuote con forza improvvisa, potente, tu che non hai àncora, tu che non hai timone...Ma invece di assecondarlo, di lasciarti trascinare sperando in un miracolo che ti porti in salvo, lotti con le tue misere forze, ti opponi alla decisione di lui che ha voluto burrasca, non importa se questa ti potrà distruggere.
Tu, piccola e tenace, ti aggrappi a quel piccolo pezzo di cima che ancora ti resta, e cerchi di cavalcare i flutti con il tuo minuscolo scafo, ti ergi col tuo candore come se fossi un'eroina davanti al nemico che prima era amico, e difendi quella che in realtà è soltanto la tua voglia di continuare ad esistere.
Ma mia piccola barca, se il mare stesso che ti dà vita ha deciso di distruggerti, per quanto non ti sembri giusto, prima o poi dovrai soccombere. Lo so, non hai il cuore di farti tirare in secca, di allontanarti dal tuo grande amore che può darti morte, anche se questo garantirebbe la tua sopravvivenza, ma che vita sarebbe, per una barca, rimanere all'asciutto?
Coraggio, piccola barca, io sono con te: provaci ancora, sola con la tua forza e le tue certezze, con il tuo grande cuore. Forse avrai ancora ragione di lui, forse lo convincerai, le onde si calmeranno e tornerà a splendere quel sole i cui riflessi sull'acqua del tuo mare sono per te la cosa più bella che esista.

(in una serata di tristezza e sconforto può venir fuori anche questo...)