sabato 30 gennaio 2010

Gatto



Ti avvolgi pigro su te stesso
al caldo,
sonnecchi soddisfatto,
sornione,
come un
gatto.

Sotto le mie carezze
ti svolgi dolce, piano
ricambi il mio calore
nel buio c’è il bagliore
degli occhi tuoi
da gatto.

D’un tratto reagisci, aggredisci,
fai male,
credendomi immune ti tocco,
ma graffi, ed arretro delusa
del gatto rivoglio
le fusa.

Ed ecco
con passo felpato
riponi gli artigli,
tranquillo
ritorni vicino,
mi abbracci
dolcissimo,

come un gattino.