sabato 31 gennaio 2009

Mi manca di te



Mi manca di te

non certo l'averti,

che non è mai stato,
ma quella sottile tortura
d'illudermi quasi ogni giorno:
nasceva col sole al mattino,

spegnendosi fredda la sera...

Un viaggio
con l'aria che sbatte sul viso,
guardare un tramonto sul mare,

minuti, e senza parlare...

Promesse legate
con fili di ghiaccio
che ansiosa di stringere ho sciolto

ignara del troppo calore.
Meteora,
hai solcato il mio cielo
il tempo di un vivido sogno

di corpi, di cuori sfiorati

un segno hai lasciato che adesso,

che duro mi svegli,
fa male.

Eppure

l'assurda speranza che hai spento,
ancora mi manca,
di te.


dedicata a M. il 19/12/2008

Arc-en ciel

Il titolo di questo blog è ispirato a quello di un breve racconto che ho scritto poco tempo fa ispirandomi alle parole di un amico.
Eccolo qui.


"Cosa ti piace di me?" chiese lei, senza distogliere lo sguardo dalla pozzanghera che si allargava vicino alle punte delle loro scarpe, lucida e ferma come uno specchio dal momento che aveva appena smesso di piovere.

"Quanto tempo ho?" sorrise lui guardandola con la coda dell'occhio, mentre le loro spalle si sfioravano.

Erano seduti su un alto gradino in una strada di periferia, in mezzo a casermoni alti e austeri, resi ancora piu scuri dal grigiore del cielo che accennava appena a schiarirsi dopo il temporale. Davanti a loro le nubi si riflettevano in una pozza d'acqua, e la luce radente all'ora del tramonto, dava alla superficie di quel piccolo laghetto urbano un aspetto quasi romantico.

"Mi piace il suono della tua voce, mi piacciono i tuoi silenzi, mi piace quando mi capisci senza bisogno che io parli..."

Visibilmente imbarazzato lui parlava senza guardarla negli occhi, ma con lo sguardo rivolto verso il basso.

Apparentemente soddisfatta dalla risposta, lei gli si fece più vicina, quasi a cercare un contatto col calore del suo corpo; entrambi erano bagnati dalla recente pioggia, e ogni tanto un brivido le attraversava la pelle come una scossa elettrica.

Mentre fissavano la superficie della pozzanghera assorti ognuno nelle proprie riflessioni, lei si riscosse e eccitata disse "Guarda!!" Lui riportato a terra dal suono della sua voce non capì subito dove guardare, ma seguendo gli occhi di lei alla fine lo vide: un bellissimo arcobaleno si rifletteva nell'acqua, un tocco di colore in mezzo al grigio dell'asfalto bagnato che sembrava un piccolo miracolo, messo lì apposta per loro. Non pensarono nemmeno ad alzare lo sguardo per vedere l'originale di quel magnifico riflesso, in quel momento quello era il loro lago in miniatura, e il piccolo arcobaleno che vi campeggiava brillante era lì solo per loro e per nessun altro.

Dopo averlo fissato per un po', come ad un tacito segnale entrambi girarono il capo e si guardarono negli occhi, vedendovi riflessi multicolori, e nella luce ormai scarsa del crepuscolo si abbandonarono l'una sulle labbra dell'altro, in un abbraccio senza fine.

Dedicato a F.

Meet me tonight


Eccomi qua, incontrami stasera.
Impara a conoscere le sfumature dei miei colori,
le vibrazioni del mio sentire,
il calore della mia anima
e il gelo delle mie incertezze.

Non sono facile,
amo il sole che tramonta
e il mare in tempesta.
Ora sono qui: meet me tonight.