lunedì 9 febbraio 2009

Arco...



Arc-en-ciel, Arcobaleno.
Un Arco che unisce terra e cielo.
La filosofia Zen ci dice che l'arciere non deve interferire con il suo arco, perchè anch'esso collega terra e cielo.
Amo tirare con l'arco.
Amo il vuoto di pensieri che necessariamente devo fare per potermi concentrare sui movimenti, sulle posizioni, sulla sequenza che deve portarmi, per ogni tiro, ad essere solo una parte di un sistema perfettamente coordinato che con naturalezza lascia partire una freccia verso l'unico punto in cui può andare, se tutto è perfetto.
Ben lontana dalla perfezione, le rare volte che mi avvicino alla sequenza corretta lo percepisco dapprima nel momento del rilascio, lo percepisco soprattutto dai rumori: il rumore secco della corda dell'arco, il silenzioso fruscìo della freccia che parte, il bellissimo rumore ovattato di quando si conficca diritta nel paglione, e se il rumore è quello giusto, non può che essere nel giallo che ritroverò la mia freccia.
Sono tanti i controlli da fare dal momento in cui si alza l'arco per caricarlo, fino alla decisione dello scocco, e se qualcosa non è come dovrebbe, se si arriva in trazione sentendo che qualcosa non va, bisogna avere il coraggio di riabbassare l'arco, e ricominciare da capo. Può sembrare una piccola sconfitta, ma peggio sarebbe lasciar partire una freccia già sapendo che andrebbe persa, che sarebbe un ripiego, per non perdere tempo, per non "sprecare" un gesto.
Mi piace pensare che sia paragonabile ad alcune cose della vita: quando intraprendi una via e ti accorgi che qualcosa non va per il verso giusto, sarebbe meglio tornare indietro e ricominciare, invece di proseguire ugualmente, perchè il risultato non sarà lo stesso. E anche qui non è importante solo dove miri, ma tutto ciò che fai per arrivare all'obiettivo.
Amo avere comunque alla fine un riferimento preciso, oggettivo, che conferma o smentisce la correttezza di quello che ho fatto, che ricompensa la mia concentrazione e la mia dedizione in maniera inequivocabile e misurabile, per me come per gli altri: nella vita scagliamo molte frecce, sarebbe bello avere sempre modo di verificare, andando a recuperarle, se sono andate in centro oppure no...Spesso invece ci dobbiamo accontentare di riferimenti oggettivi, di impressioni, sensazioni, sguardi e parole, e non sempre riusciamo a capire correttamente se abbiamo colpito il "giallo"...
Amo tirare con l'arco, e il tempo che dedico a questa attività mi alleggerisce l'anima e i pensieri, mi dona calma e soddisfazione, aspetto fiduciosa il momento in cui anche io mi sentirò sempre più spesso parte di quel continuo che unisce terra e cielo, e più raramente ad esso un maldestro intralcio.
E allora non ci sarà più molta differenza tra il mio arco e... un Arcobaleno.

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