
Risali con l’indice la scia umida
che solca la mia guancia,
amore.
Ti porta alla stella
che brilla nei miei occhi
La mano si allarga
in una dolce carezza
Io piango
e tu, impotente,
maldestro,
raccogli il sale delle mie lacrime
e ne sconti, incredulo
la tacita
richiesta
d’affetto.
scritta il 30/10/2008
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